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Il Premio Mogol 2011 va a Jovanotti con il brano ‘Tasche piene di sassi’ (leggi il testo della canzone)

2011-06-17

Il Premio Mogol 2011 va a Jovanotti con il brano ‘Tasche piene di sassi’ (leggi il testo della canzone)

Jovanotti si è aggiudicato il premio Mogol 2011 con il brano ‘Tasche piene di sassi’. La manifestazione tenutasi  al Teatro Romano di Aosta, premia i migliori testi ed, infatti non è un caso, che il premio porti appunto il nome di Mogol, uno dei più grandi parolieri italiani. Proprio Mogol ha motivato il metro di giudizio a cui vengono sottoposti i brani in gara: “La cosa più importante, quando io sento un cantante, è che sia credibile con un testo che provochi delle emozioni

 

Jovanotti ha vinto il prestigioso premio per la seconda volta: già nel 2008, infatti, era stato decretato miglior autore con il brano Fango. Quest’anno gli altri cantanti in “competizione” erano  Cesare Cremonini con il brano  Mondo, Davide Van De Sfroos con  Yanez, Max Gazzè con  Mentre dormi, Max Pezzali con Il mio secondo tempo, Alessandro Mannarino con Statte zitta, Le strisce con Vieni a vivere a Napoli.

 

Il premio è stato ritirato dal bassista e coautore Saturnino in quanto Lorenzo si trovava a Nashville, negli Stati Uniti. Nonostante ciò ha inviato una mail di ringraziamento: “Ricevere il Premio Mogol per la seconda volta è come dare il primo bacio per la seconda volta…. Scrivere parole per le canzoni è l’unica parte del mio lavoro che faccio in assoluta solitudine, fin dai tempi in cui scrivevo rap in inglese o i miei primi testi in italiano, sempre cercando di essere fedele alla mia ispirazione”.

 

Ecco il testo ‘Tasche piene di sassi’

Volano le libellule,
sopra gli stagni e le pozzanghere in città,
sembra che se ne freghino,
della ricchezza che ora viene e dopo va,
prendimi non mi concedere,
nessuna replica alle tue fatalità,
eccomi son tutto un fremito ehi.

Passano alcune musiche,
ma quando passano la terra tremerà,
sembrano esplosioni inutili,
ma in certi cuori qualche cosa resterà,
non si sa come si creano,
costellazioni di galassie e di energia,
giocano a dadi gli uomini,
resta sul tavolo un avanzo di magia.

Sono solo stasera senza di te,
mi hai lasciato da solo davanti al cielo
e non so leggere, vienimi a prendere
mi riconosci ho le tasche piene di sassi.

Sono solo stasera senza di te,
mi hai lasciato da solo davanti a scuola,
mi vien da piangere,
arriva subito,
mi riconosci ho le scarpe piene di passi,
la faccia piena di schiaffi,
il cuore pieno di battiti
e gli occhi pieni di te.

Sbocciano i fiori sbocciano,
e danno tutto quel che hanno in libertà,
donano non si interessano,
di ricompense e tutto quello che verrà,
mormora la gente mormora
falla tacere praticando l’allegria,
giocano a dadi gli uomini,
resta sul tavolo un avanzo di magia.

Sono solo stasera senza di te,
mi hai lasciato da solo davanti al cielo
e non so leggere, vienimi a prendere
mi riconosci ho un mantello fatto di stracci.

Sono solo stasera senza di te,
mi hai lasciato da solo davanti a scuola,
mi vien da piangere,
arriva subito,
mi riconosci ho le scarpe piene di passi,
la faccia piena di schiaffi,
il cuore pieno di battiti
e gli occhi pieni di te.

Sono solo stasera senza di te,
mi hai lasciato da solo davanti al cielo
vienimi a prendere
mi vien da piangere,
arriva subito,
mi riconosci ho le scarpe piene di passi,
la faccia piena di schiaffi,
il cuore pieno di battiti
e gli occhi pieni di te.

Laura Cataldo

 

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