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Sappiamo tutti come non sia un momento magico per le case discografiche di tutto il mondo. La crisi economica ha coinvolto anche le grandi major che sono state costrette ad essere vendute. E’ successo già lo scorso maggio con la Warner, affidata nelle mani della Access Industries, di proprietà di un miliardario russo. Anche la EMI ha deciso di affidarsi a dei nuovi compratori, una necessità diventata praticamente vitale a causa dei continui debiti sempre più crescenti.
La EMI fa parte delle quattro grandi case discografiche che controllano la musica di tutto il mondo: la Warner, la Sony e la Universal. Proprio quest’ultima sembra essere interessata all’acquisto della EMI, visto che al momento è sempre la Access Industries la favorita anche per questa nuova operazione di mercato. In questo modo però si rischierebbe di monopolizzare l’intera discografia mondiale, anche se ormai già sembra essere così.
Nelle prossime settimane la Universal aumenterà la propria offerta, ma probaiblmente la Access riuscirà a prendere il sopravvento anche stavolta e spuntarla su tutti. Ora la cosa che conta maggiormente è riuscire a risanare i problemi economici della EMI ed evitare che una delle più grandi case discografiche della storia della musica, diventata importante grazie ai Beatles, possa scomparire per sempre.
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