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Ricky Martin si racconta: ” Non è facile essere se stessi, ma bisogna essere onesti”
04-07-2011
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Come ogni artista che si rispetti, anche Ricky Martin ha un suo rituale scaramantico prima di ogni esibizione live. Il 4 sera si presenterà all’arena di Verona dopo la tappa romana, lo scorso 2 luglio, del suo “Musica + Alma + Sexo Tour”, mentre la data del 3 luglio è stata annullata. Il cantante, piuttosto che ritirasi a vita privata in un albergo di lusso, preferisce uscire con gli amici e passeggiare per la città.
Che venga riconosciuto o meno dai fan non gli importa, non vuole rinunciare alla sua vita a causa del suo lavoro, infatti ha fatto in modo che questo non comportasse mai ostacoli nella sua vita sociale e nei suoi impegni non lavorativi.
“In questa vita si può essere tutto, ma bisogna saperlo essere, mi ha sempre detto” questo è ciò che ha imparato dalla madre e ha mostrato di aver appreso la lezione in modo magnifico, quando lo scorso anno con tanta naturalezza e dignità ha dichiarato di essere gay, anche se cosciente di aver distrutto il sogno del mondo femminile. “Non è facile essere se stessi. Io sono fortunato: nei miei trent’anni ho potuto guardarmi nello specchio e guadagnare dignità e autostima potendo dire a chi volevo io: “ti amo”. Alcuni riescono a farlo da adolescenti, altri da adulti, ci sono uomini e donne che possono morire senza avere la fortuna e la possibilità di farlo. È tragico”.
Ricky Martin è consapevole del fatto che adesso è diventato una figura che in molti considerano un esempio da seguire, un modello di vita: gay, padre, attivista per i diritti umani e da poco ha pubblicato un’autobiografia, “ME“ , in cui si racconta e ci mette a conoscenza della sua vita e dei suoi pensieri.
Inoltre Ricky Martin afferma di essere molto legato all’Italia e agli italiani, infatti ha anche duettato con alcuni artisti che lo hanno influenzato molto nel suo percorso lavorativo, come Eros Ramazzotti e Joss Stone. Il cantante è molto fiero ed orgolioso delle sue capacità e ama ciò che fa. Quando gli chiedono dei concerti, lui risponde così: “E’ la cosa più bella che c’è. Sei su un palco con il microfono e davanti a te ci sono 20 mila persone che balano e ti guardano. E’ una pazzia, una sensazione pazzesca, bella e terribile che ti può anche schiacciare. Può essere distruttivo. Io per fortuna sono circondato da persone sincere che mi aiutano a tenere i piedi per terra. Ma per molti è difficile fare i conti con il successo e la fama”.
Federica Perrot
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